© Mauro Maugliani. all rights reserved
© Mauro Maugliani. all rights reserved
ORDINARY PEOPLE
I ritratti di Mauro Maugliani non sono Pop, non elogiano, tantomeno celebrano, la cultura e la società di massa, non rappresentano volti fieri dei loro 15 minuti di celebrità, come siamo stati abituati a vedere nella ritrattistica di Andy Warhol, interessato a trasformare il personaggio di turno in icona.
I ritratti di Maugliani sono populisti, raccontano di una società, quella contemporanea, schiacciata dal tempo che incalza prepotentemente e che riesce a cannibalizzare qualsiasi cosa: affetti, valori, etica. Una societa' dello spettacolo profetizzata da Guy Debord negli anni Sessanta, dove il situazionista francese anticipava l'imminente trasformazione dell'individuo a causa del sistema economico, sociale e politico che il moderno capitalismo stava dando mano.
I personaggi messi in scena da Maugliani esprimono il loro vissuto, raccontano la loro storia personale attraverso lo sguardo e le espressioni del volto. Sta in questo la bravura dell'artista, capace di far parlare persone di strada, apparentemente anonime ma che costituiscono il tessuto di ogni società. Sono persone qualunque, senza alcun riferimento sociale o culturale, smarrite in un costante senso di precarietà. Potrebbero essere prostitute, modelle, barboni, impiegati, nessun indizio indica il loro background, eppure in tutti questi ritratti emerge un senso comune di malinconia, un senso di solitudine. In un momento in cui l'individualismo e' centrale, il vuoto che si crea intorno diventa il male assoluto del vivere moderno. Il lavoro di Maugliani si puo' riassumere nelle sue stesse parole: “La mia opera descrive per mezzo della ritrattistica e dell'anatomia, l'alienazione improvvisa, lo smarrimento dell'individuo nel quotidiano vivere, svuotato di ogni sua funzione sociale”.
Quella ritratta da Maugliani e' gente comune, ordinaria, che siamo abituati ad incontrare tutti i giorni per strada, o sul tram, o alla stazione. E' gente a cui solitamente non prestiamo il minimo sguardo, perche' loro stessi si alienano sotto le cuffie che trasmette una musica martellante o dietro alla lettura di un quotidiano. E' quella stessa gente che non sembra curarsi minimamente di cio' che gli accade intorno, impegnata in rituali quotidiani, gesti meccanici fatti con sufficienza. Poi facciamo la sorprendente scoperta che quelle persone siamo noi: l'Io e' un altro, l'altro sono Io. In questa perdita della individualita' si concentra il tema della solitudine.
Non e' un caso che alcuni dei suoi ritratti siano letteralmente immersi nel blu, una sorta di liquido amniotico, come a voler ricreare la prima esperienza di solitudine dell'essere umano nel grembo materno. E' un blu intenso, che sia olio su tela (la tecnica pittorica per eccellenza) o penna bic (mezzo non convenzionale ultimamente adottato da molti artisti), il risultato e' straordinario, le stratificazioni che compongono l'immagine simulano l'epidermide del volto, facendo emergere tutte le imperfezioni di un viso “qualunque”, indugiando minuziosamente sulle pieghe, le rughe, le sopracciglia, le labbra, trasfigurandole come elementi informativi della complessita' della personalita' umana. L'approfondimento di certi aspetti del volto porta a far emergere, oltre l'apparenza, quegli strati impercettibili fatti di umori, tensioni e sospensioni che si differenziano a seconda del soggetto ritratto. L'intento e' quello di rappresentare l'essere umano per quello che e' e non per come si mostra, avulso da ogni orpello o indizio che possa condizionarci nella percezione di cio' che vediamo.
Rimanendo sulle tecniche adottate dall'artista, sono molto interessanti anche i suoi lavori sonori. In questo caso Maugliani dipinge ad acrilico sopra un pattern di musicassette, retaggio di una cultura anni Ottanta ormai obsoleta. Da questo pannello emergono suoni che provengono dalla strada. Sono rumori a cui ormai siamo abituati e a cui non si presta neanche piu' attenzione. Anche in questo caso e' sintomatico il senso di isolamento a cui si e' costretti, quando intorno regna la confusione.
L'abilita' compositiva di Maugliani va di pari passo con una sorprendente maturita' espressiva, in cui spicca la quotidianita' che poi non e' altro che l'essenza dell'arte nella vita.
Giorgia Calo'